giovedì 5 febbraio 2015

Creatività

La cosa positiva di essere stata risucchiata dalla vita universitaria newyorkese è che per la prima volta ho la possibilità di creare.
Creare in questo caso è inteso l'atto di dare forma ai propri pensieri e alla propria creatività con l'unico mezzo delle mani e della mente, senza freni e senza obiettivi, un pò come un flusso di coscienza.
Si crea per la bellezza di farlo e per gustarsi poi il risultato inaspettato.
E' così che sto vivendo questi primi giorni intensi di lezioni.
In pochissimo tempo ho dovuto dare vita a diversi progetti, uno l'opposto dell'altro, ognuno con un proprio stile e con una propria idea di fondo.
Riuscire a starci dietro è possibile solo se si slega la mente dall'idea di prendere un bel voto o di fare quello che il prof in questioni vuole, e si inizia a far uscire fuori quello che si ha dentro, senza timori di nessun genere.
Grazie al cielo qui l'approccio è proprio questo e i professori sono i primi ad incoraggiare un atteggiamento positivo, creativo e originale, non limitato al soddisfacimento dei loro gusti (vedi Politecnico).
Sono grata a me stessa di essermi data la possibilità di provare questa esperienza, di misurare la mia creatività, che prima c'era, ma che ora è legittima e benvoluta anche da chi mi insegna.






2 commenti:

  1. Ila ma che meraviglia!! Super complimenti :D
    Un bacione e un abbraccio fortissimo dai Bolzanini (il tuo blog ci sta appassionando un sacco <3 )

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  2. Ma grazie!! Mi sto dando da fare in Università :D
    Sono felice che leggiate il blog, che onore avervi tra i lettori!
    Lo aggiorneró il più possibile.
    Un bacione grandissimo a tutta la family da New York :)

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