sabato 21 febbraio 2015

Cade la neve

Cade la neve e il freddo gelido delle giornate di sole si placa.
Con le spalle alla finestra a volte non mi accorgo del tempo che cambia.
Poi distratta mi giro un attimo a guardare e il cielo terso è diventato bianco.
I fiocchi cadono abbondanti e il vento se li porta in giro, non lasciandoli cadere a terra con una traiettoria prevedibile, ma se li fa girare dentro, con grandi piroette e parabole confuse.

Anche il canto degli uccelli della mattina è stato ricoperto dalla neve e il silenzio attutisce ogni suono, rendendo i cortili interni dei palazzi dei soffici quadrati silenziosi.

Esco di casa e i miei scarponi imbottiti affondano nella neve fresca del marciapiede, lasciando le prime orme della giornata davanti casa.
Cammino ed è tutto silenzio.
Cade la neve a New York e il ritmo rallenta nelle vie residenziali, dove gli alberi spogli si caricano di bianco sui loro rami sottili e scuri e le macchine parcheggiate si preparano a dormire sotto la spessa coltre che li accompagnerà per tutta la notte.


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