domenica 8 febbraio 2015

Highline

Ieri mattina, in un momento di relax casalingo, ho deciso di uscire di casa e andare a vedere la Highline.
La Highline è un vanto per i newyorkesi, perchè da una ex linea ferroviaria sopraelevata, sono riusciti a ricavare un gioello per la città, un giardino pensile che per un chilometro regala una passeggiata tra betulle, panchine, cespugli sempre verdi e scorci dall'alto.
E' un cosiddetto angolo di paradiso che offre un attimo di pace alla vita frenetica delle vie del centro.
Io abito a 5 minuti a piedi da questo luogo e ieri finalmente ho deciso di andarci.

Si arriva a piedi con una breve passeggiata e alzando lo sguardo si nota questo ponte di ferro scuro che corre tra le case.
Per salirci basta trovare le scale più vicine, anche queste di ferro, che nel giro di poco conducono all'altezza della Highline.
Arrivati in cima si entra in un mondo a parte.
Una passerella verde e grigia, curata e pulita, che prosegue all'infinito da un lato e dall'altro.
Intorno case dai mattoni rossi mostrano  le loro scale antincendio e palazzi alti si affacciano con le loro finestre fredde.
Ieri c'era la neve e il suo bianco, nel silenzio della mattina, era interrotto da tonde bacche rosse appese ai cespugli vicino alle panchine di legno grigio.
E poco più in alto una fila di palazzi industriali sulle tinte calde tenevano in equilibrio sui loro tetti delle cisterne d'acqua di ferro scuro.
A destra, tra dei rami spogli color arancio, uno scorcio di città, case basse e case alte, circondate da un cielo chiaro.

Cammini finchè vuoi e quando decidi di scendere, sempre da quelle scale di ferro, ritorni sulla strada trafficata e rumorosa, fatta di clacson, gente che cammina di fretta e velocità.
La Highline quindi cos'è?
Una pausa. 
Magari con un caffè caldo in mano, un bel libro nella borsa e una panchina solo per te.
       


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